Come corregge i comportamenti negativi

Come correggere i comportamenti negativi

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I comportamenti che non vanno proprio giù, sono una bella gatta da pelare! Se ti sei chiesta come correggerli sei nel posto giusto al momento giusto.

FOTO DI @unamammagentile

Proviamo ad immaginare il cervello di nostro figlio come una locomotiva a vapore dove, la prima è orientata verso comportamenti positivi, mentre la seconda verso quelli negativi.

Ogni locomotiva a motore che si rispetti esige del legno per essere alimentata…ecco, proviamo ora ad immaginare che ogni commento che facciamo sia un tronco di legno.
In quale delle due locomotive lo metteresti?

Spesso si tende a concentrare l’attenzione sugli atteggiamenti negativi dei nostri figli. Accade anche agli insegnanti: dopo varie mancate collaborazioni da parte dell’alunno, si concentrano sui suoi aspetti negativi.

Ma quando ci concentriamo su queste parti, non facciamo altro che alimentare la locomotiva che va verso le difficoltà.
Adesso ti starai chiedendo…

…Si ma come faccio a risaltare gli aspetti positivi?

La migliore strategia per alimentare una condotta positiva è quella di esaltare i comportamenti positivi, creando delle alternative al castigo.

Tutte belle parole fin qui…andiamo passo dopo passo…

Ti sto proponendo alternative al castigo, perchè il dire che è solamente un capriccioso o pauroso, comporta tre conseguenze:

  1. Il bambino probabilmente acquisirà in sé l’idea che quando ci si sente frustrati, ce la si può prendere solo con gli altri;
  2. Favorisce la comparsa del senso di colpa. Mi spiego meglio: solitamente il castigo finisce quando chiede scusa. E quindi cosa impara? Che quando si sente triste per qualcosa che non doveva fare, viene perdonato e voluto nuovamente bene;
  3. Valutazione di se stesso negativa. Ogni volta che diciamo “sei disobbedienti” o similari, il cervello agisce di conseguenza.

Attenzione, non stiamo dicendo che può fare tutto quello che vuole. Stiamo solo dicendo che vi sono altre strategie che vi potranno aiutare.

Quali sono queste strategie?

  1. Aiutarlo ad ottenere quello che vuole L’obiettivo del castigo è quello che il bambino impari a raggiungere i suoi obiettivi. Ogni genitore che si rispetti aiuterà il bimbo a raggiungerli e sentirsi meglio. Quindi, se per esempio sai che tuo/a figlio/a morde quando è triste, aiutalo a comportarsi in modo diverso. Se lo vedi arrabbiato puoi sederti accanto a lui e aiutarlo a controllare le sue emozioni. Analogamente se il bambino impiega troppo tempo a mangiare, possiamo aiutarlo a finire prima tagliando in pezzi piccoli;
  2. Stabilire conseguenze. Come ben sappiamo ad ogni azione corrisponde una conseguenza: se per esempio arriviamo tardi ad un colloquio di lavoro, daremo di noi una brutta impressione. La stessa cosa vale con i nostri figli, possiamo mostrare loro le conseguenze delle loro azioni. Come? con delle basilari e semplici regole. Mettiamo per esempio il caso che lasci sempre i suoi giocattoli ovunque. Possiamo stabilire la regola di cacciare un giocattolo alla volta, però prima di prendere il prossimo deve posare quello che ha usato.
  3. Porre rimedio alle azioni. Mettiamo il caso che nostro figlio porti via, da casa del suo amico, dei giocattoli. Cosa possiamo fare? Possiamo far in modo che sia lui a riparare le sue azioni. Se lo vediamo piangere, o altro, possiamo aiutarlo. E se versa il latte per distrazione? Possiamo prendere insieme a lui uno straccio e insegnargli a pulire ciò che aveva fatto cadere per distrazione.

Ricorda

I buoni amici, quelli veri, non stanno fermi ad aspettare che li salutiamo, ma vengono a metà strada. Così per i nostri figli: aiutiamoli a fare quello che gli chiediamo andandogli incontro a metà strada.

Libri consigliati

  • Bilbao A., Il cervello del bambino spiegato ai genitori, Salani editore, 2017.