Come organizzare uno spazio a prova di caduta

Come organizzare uno spazio a prova di caduta

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Quando i bambini cominciano a camminare lo stesso ambiente si trasforma in un “pericoloso labirinto” a prova di caduta e di altri imminenti pericoli pronti a sbucare da qualsiasi angolo.

Vi lascio immaginare quando poi son piccoli: è noto infatti che corrono spesso il rischio di cadere dai posti alti.

La percezione

La percezione è il primo anello che congiunge quanto si trova nel mondo esterno (oggetti, avvenimenti, persone) alla nostra risposta, sia questa sotto forma di emozioni, rapporti sociali, di apprendimento.

E’ grazie al processo percettivo che apprendiamo e ricordiamo una cosa, abbiamo schemi, immagini, fantasie.

Fin dalle prime settimane di vita, si fissano con maggiore attenzione gli oggetti in movimento, i colori vivaci, le figure complesse e tondeggianti.

Per quanto riguarda i colori, il rosso è il primo colore che viene nominato correttamente (già a tre anni si è in grado di fare ciò), il blu spesso viene imparato come contrario di rosso.

A due settimane di vita i neonati esibiscono delle chiare reazioni di difesa e paura nei confronti di un oggetto che si avvicina con una certa velocità: vediamo che respirano più forte, succhiano più in fretta, spingono indietro la testa e si dimenano, piangono intensamente.

Quando invece l’oggetto si allontana si manifesta curiosità.

Differenze tra percezione del bimbo e quella dell’adulto

Anticamente si pensava che il bambino vedeva tutto più piccolo dell’adulto. In realtà è proprio il contrario.

Le persone, gli oggetti e gli spazi attorno il bambino si dilatano, per esempio il tavolo è visto dal basso, ed appare come enorme.

Inoltre, entro il primo anno, per quanto essa possa presentare risultati simili a quelli dell’adulto, per molti aspetti si presenta ancora vaga e disorganizzata.

Bisogna infine ricordare che già a pochi mesi, cercano di afferrare un oggetto a 25 cm di distanza.

Come evitare il rischio di caduta da un posto alto.

E’ importante, per evitare pericoli, mettere reti attorno ai lettini e recintare luoghi pericolosi.

Col passare del tempo, essi cominciano ad essere più prudenti.

Il senso comune potrebbe dirci che i bambini imparano a riconoscere i posti dai quali si cade con l’aiuto dell’esperienza: cioè cadendo e facendosi male. Ma è proprio l’esperienza ad insegnare ciò? O la capacità di percepire e di evitare i dislivelli fa parte del patrimonio?

La risposta a queste domande proviene da esperimenti fatti, i quali hanno dimostrato che tutti (compresi gli animali) sono in grado di distinguere la profondità non appena possono muoversi da soli.