Il semaforo a metà della voce

Il semaforo “a metà” della voce

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Questo che oggi voglio illustrarti è il gioco della voce ideale per quando urlano un po’ troppo o quando si deve fare silenzio per svariati motivi…

Molto semplice da fare, ma super coinvolgente che insegna le basilari e buone abitudini

Foto di wondermil che ringrazio per lo scatto

Il semaforo “a metà” della voce

Occorrente

  • Due fogli di carta (giallo e rosso)

Procedimento

Per questo gioco occorrono due semplicissimi fogli di carta da quali dovete ricavare due cerchi, uno per colore, con un diametro di 15 cm. Potete disegnare il cerchio con un bicchiere (meglio il lato dal quale si beve), oppure con i tappi in alluminio o con qualunque altra cosa avete a disposizione.

In alternativa, potete prendere un foglio bianco e poi colorare i cerchi che ricaverete.

Ecco perchè “a metà”…perchè manca ovviamente il verde, se volete potete introdurlo come rinforzo e potete disegnarci due fantastici occhi e un bel sorrisone, date insomma, come dico sempre, libero sfogo alla vostra fantasia.

Una volta preparato questo semplicissimo materiale, dovete innanzitutto spiegare le regole ovvero: che con il rosso non si parla, con il giallo lo si fa sottovoce.

Se avete pensato di introdurre il verde direte lui o lei che è un semplice premio.

Affinché il meccanismo del gioco gli sia ben chiaro, dovete procedere per varie prove. Una di queste sarà quella di esibire il semaforo giallo e cantare a squarciagola. A questo punto, sarà lui a dirvi di abbassare il tono della vostra voce e sarà qui che estrarrete quello giallo per abbassare il tono o quello rosso per ammutolirvi con un dolce sorriso stampato.

Altra prova da fare è proprio quando vostro marito vorrà riposarsi un pò o vorrà vedersi la partita. Di sicuro non vorrà confusione e allora questo il momento di mettere il semaforo rosso nella stanza ove vostro marito si sarà posizionato per rilassarsi un pò e il semaforo giallo nella cameretta.

Ovviamente a fine partita mettete il semaforo rosso nella cameretta perchè quella, arrivata la sera, sarà il luogo ove fare silenzio per ascoltare una storia e poi dormire.

Questo gioco, ideato per i piccoli dai 3 anni in poi, va bene anche per i più grandi; va però ripetuto più volte. Perciò sarebbe buona norma abbinare anche frasi del tipo:

<<Bravo, hai usato un tono molto gentile>>

<<Hai passato il pomeriggio a giocare con il tuo amichetto e non vi ho nemmeno sentiti>>

<<L’insegnante mi ha detto che ti rivolgi a lei con toni gentili, bravo!>>

Insomma usate molti rinforzi positivi, che se ricordate, ve ne parlai in un precedente post. Per rileggerlo clicca qui

Ora non vi resta altro che scattare le foto delle creazioni dei vostri figli. Mi raccomando, postatele davvero e taggatemi.

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