Ma questo libro va oltre perchè racconta la vicenda di una bambina ebrea in un campo di concentramento; il tutto viene narrato però da un tenero pettirosso che mostra di avere un cuore e una sensibilità.
È un racconto dove le parole delicate e forti s’intrecciano con le illustrazioni di Sonia M.L. Possentini.
Non c’è un lieto fine, non è come una favola ma una Storia con la S maiuscola, c’è tuttavia una piccola via d’uscita, rappresentata dalla figura dell’uccellino che starà sempre accanto alla bambina, sarà per lei una sorta di padre, perchè un campo di concentramento è troppo per una piccola anima, e la proteggerà fino a donarle le sue ali per l’ultimo volo.
L’autrice in un’intervista afferma che: <<Ho fatto tesoro dei racconti tramandati dai miei nonni e da un vecchio amico di famiglia che visse in prima persona la terribile esperienza del lager. Il volo di Sara appartiene a quella letteratura-testimonianza che può aiutare i più piccoli a conoscere la Shoah e a non dimenticare>>.
Fonte intervista: https://fatatrac.wordpress.com/2018/01/26/speciale-il-volo-di-sara-parte-prima/
Scopriamo ora qualcosa sull’autrice. Lorenza Farina vive a Vicenza. Ha pubblicato una ventina di libri tra romanzi, racconti, fiabe e filastrocche. Predilige le storie brevi perché la trama e i personaggi nascono già a colori.
Beh un tema molto forte, ma che va affrontato con i nostri piccoli anche se fa paura, ma fa parte del passato della nostra storia e va ricordato alla mente.
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