TESTO A CURA DI FRANCESCA SILVESTRI – PEDAGOGISTA
Tutti noi abbiamo i nostri interessi e, nello stesso modo, ci sono, invece, cose che non amiamo fare. Lo stesso vale per i due protagonisti di “Per un amico”; Orso e Ragno.
Orso e Ragno sono amici per la pelle ma sono molto diversi tra loro. Ragno adora la vita a contatto con la natura, il sole caldo e luminoso, la fresca brezza del vento, la sinfonia di suoni del bosco.
Orso, al contrario, preferisce la vita tranquilla in casa, seduto in poltrona davanti a una rilassante tazza di te caldo. Questi equilibri, però, cambieranno.
Ragno ha costruito un bellissimo aquilone ed è pronto a farlo volare, quando una folata di vento glielo porta via nel bosco. Orso, vedendo il suo amico triste, decide di aiutarlo a recuperare l’aquilone smarrito.
La ricerca sarà lunga e stancante, messa a dura prova anche da un fastidioso acquazzone. Orso non fa che lamentarsi: il bosco non gli piace per niente ma il desiderio di aiutare il suo migliore amico è più forte di ogni fastidio. Per il suo migliore amico è disposto a fare di tutto; è disposto a sopportare quegli insetti che tanto detesta,
quel fango tanto appiccicoso e quel cinguettio tanto assordante.
Grazie al suo grande affetto per il suo amico, riuscirà a ritrovare l’aquilone e a far tornare il sorriso al suo migliore amico Ragno.
Questo libro, anche se è una storia di fantasia, si ispira al vissuto dei bambini perché a tutti capita di perdere qualcosa a cui si tiene particolarmente e a tutti capita di essere aiutati da un amico per risolvere qualche problema.
Lo spunto educativo è forte: mettere da parte i propri interessi e i propri bisogni accettando di fare qualcosa che magari non è di proprio gradimento, semplicemente per rendere felice un amico.
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