Facciamo un esempio: Un bambino aiuta suo padre a spostare dei mobili. IL PADRE: <<Questo è molto pesante>>; <<Ma io ce l’ho fatta>>.
In questo esempio vediamo che il padre si limita a far rilevare la difficoltà del compito, ed è il figlio a dedurne le dovute conclusioni sulla forza. Se per esempio il padre avesse detto: <<So che sei molto forte>> il figlio avrebbe potuto rispondere: <<No non lo sono>> e ne sarebbe seguita, probabilmente una discussione inutile.
E’ importante sapere che la lode si compone di due parti: le nostre parole e le deduzioni di nostro figlio: le nostre parole devono dire chiaramente che apprezziamo lo sforzo, l’aiuto, la riflessione, e da ciò che diciamo e da come lo diciamo lui ne deve far derivare una conclusione realista sulla sua personalità.
Devono, in altre parole, essere una sorta di tela magica sulla quale nostro figlio possa dipingere un’immagine positiva di se stesso.
Ho pensato quindi di mettervi qui alcuni esempi con relative e probabili conclusioni che spero possano aiutarvi.
LODE UTILE: Grazie di aver lavato la macchina, sembra come nuova.
PROBABILE CONCLUSIONE: Ho fatto un buon lavoro!
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LODE UTILE: La tua cartolina di auguri era molto carina
PROBABILE CONCLUSIONE: Posso fidarmi delle mie scelte
(LODE INUTILE: Sei sempre così pieno/a di attenzioni)
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LODE UTILE: Sei stato molto carino/a a lavarmi i piatti
PROBABILE DEDUZIONE: Posso far felice gli altri
(LODE INUTILE: Sei stata più brava della domestica)
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LODE UTILE: Il tuo tema mi ha dato delle nuove idee
PROBABILE CONCLUSIONE: Riesco ad essere originale
(LODE INUTILE: Per la tua età, scrivi bene, anche se hai ancora da imparare!)
Queste affermazioni e le relative deduzioni positive del ragazzo costituiscono la base perchè quello che deduce su di sé in reazione alle nostre parole, contribuisce a formagli una buona opinione di se stesso e del mondo che lo circonda.
