Scuola e coronavirus. Cosa fare secondo il Ministero

Scuola e coronavirus. Cosa fare secondo il Ministero

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Sempre più vive e forti le notizie sul coronavirus che dilaga e incute panico.

Ma come comportarsi a scuola? A questo proposito il Ministero della salute ha diramato la circolare con le «Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina».

La circolare cita: Il 31 dicembre 2019 la Cina ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) casi di polmonite ad eziologia ignota, poi identificata come un nuovo coronavirus, nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.

Come riportato dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, la probabilità di osservare casi a seguito di trasmissione è bassa, soprattutto se i casi vengono identificati tempestivamente e gestiti in maniera appropriata.

In Italia, come accennavamo nel precedente articolo, il Ministero della Salute ha in atto procedure per l’identificazione tempestiva. Ulteriori informazioni possono essere ottenute attraverso le autorità Sanitarie Regionali o il numero verde del Ministero della salute, 1500.

Cosa dunque fare a scuola? Per tutti gli studenti universitari, che non rientrano in casi specifici, le indicazioni sono quelle di:

Lavarsi le mani; coprire le vie aeree quando si tossisce e starnutisce; in caso di utilizzo di fazzolettini di carta, una volta utilizzati, vanno gettati. Porre particolare attenzione all’igiene delle superfici; evitare contatti stretti con persone con sintomi simil influenzali.

Per gli studenti che sono rientrati dalla Cina, oltre alle misure preventive, raccomanda di chiamare il 1500 o i centri regionali di riferimento,

proteggere le vie aeree con mascherina. Evitare contatti stretti fino alla definizione della situazione sanitaria da parte del personale sanitario.

Per iI bambini che frequentano i servizi educativi per l’infanzia, le scuole primarie e secondarie,

oltre a confermare le indicazioni, per
questa fascia d’età si suggerisce che docente e non adottino comportamenti atti a ridurre la possibilità di contaminazione anche attraverso oggetti (giocattoli, matite, etc.).