Foto di mamma Chiara (wondermil) che ringrazio per lo scatto.
È un’attività che si può fare tranquillamente con materiali poveri, l’occorrente infatti prevede una scatola di scarpe con coperchio, tre palline di diversa grandezza, forbici o taglierino.
Basta ritagliare tre buchi nel coperchio, della misura giusta per le tre palline.
Si mostra al piccolo come si usa e si lasciano a lui scatola e palle.
Con giochi come questo c’è l’autocorrezione degli errori: il bimbo da solo, non riuscendo ad infilare la pallina grande nel buco piccolo (l’errore), impara dalla sua esperienza diretta cosa si può fare e cosa no (autocorrezione) rispetto – in questo caso – alle dimensioni reciproche palla/foro.
Al compimento del terzo o quarto anno di vita è possibile “insegnare” al bambino il concetto di quantità, a partire da semplici rotoli di carta igienica.
Basta prendere cinque rotoli di carta igienica e dipingerli con le tempere con colori diversi.
Con il pennarello indelebile, scrivere su ognuno di essi dei numeri.
Il bambino deve mettere al loro interno i fagioli, o pezzetti di carta possibilmente “appallottolata”, o ancora i bottoni, in quantità uguali rispetto a ciò che indica il numero scritto sul rotolo.
Quindi nel primo rotolo dovrà mettere un bottone, nel secondo due e così via.
Si può arrivare fino a dieci!
Tale gioco favorisce la coordinazione occhio mano, e la comprensione della quantità perchè, per l’appunto, le cose vengono raggruppate in insiemi (in questo caso in rotoli di carta igienica), e quantificate…
Ancora, se in casa avete delle biglie, il piccolo potrebbe giocare con esse: a partire dal seguire dei percorsi disegnati sul pavimento con dello scotch, e per i più piccoli, vanno bene anche le macchinine o altri giocattoli.
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