Imperatore Neve

Imperatore Neve

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C’era una volta un re, tutti lo chiamavano Imperatore Neve, che rideva sempre in quanto molto fiero della sua dinastia. Era anche molto riservato e pochi conoscevano il suo carattere.

Un giorno decise di partire, con un suo dignitario di corte, per un lungo viaggio alla scoperta di quella che tutti chiamano FELICITA’.

Mentre imperatore attraversava una località ove tanti anni fa il padre cadde in guerra, incontrò un pastore intento a radunare le sue pecore.

“Mi sapete dire dove mi trovo?” chiese Neve. “Qui siamo in Italia Sua Maestà” rispose il pastore. “Sapete dirmi dove si trova la FELICITA’?”. “Andate sempre dritto e sicuro non sbaglierete”.

Allora Neve proseguì il suo cammino. La cosa strana fu che quell’uomo d’improvviso scomparve nella nebbia.

Dopo qualche giorno di cammino, si trovò di fronte ad un grande portone. Davanti a lui si intravedeva una fila così lunga con un unico impiegato.

“Bene forse quella porta mi condurrà verso quella parola di cui tutti parlano”. Ma era solo un inganno, perchè d’improvviso quella porta si trasformò in un mastodontico cane, che, con uno scatto quasi da gatto impavido, catturò la lingua e tutte le parole di Neve.

Ora Imperatore non poteva più parlare. “Ah ah ah aha” rise il cane, “Ora non potrai più parlare e il tuo Regno sarà mio….ah ah ah ah”. La sua risata fu molto malvagia.

“E adesso, come farò?”, pensò Neve, “senza le parole nessuno più mi capirà”, e scoppiò in un enorme pianto.

Oramai erano passati tanti mesi e lui ancora non aveva mangiato nulla, solo qualche tozzolo di pane regalato da gentili vecchine. Si fermò allora ad un’osteria, dove ordinò un bel piatto di pasta. Fortunatamente lì lavorava un ragazzo che lo capì al volo. D’altronde al Re bastò indicare quello che voleva ordinare.

Passarono lunghi anni ma della FELICITA’ ancora nessuna traccia e intanto le parole ancora non gli erano tornate. Proprio un bel pasticcio, anche perchè doveva ritornare al suo Regno.

Tra i campi di un paese incontrò un eremita che quel giorno decise di sedersi su una grande pietra che lui chiamava “la pietra tornapensieri”. “E adesso?, come avrebbe fatto a farsi capire?” Pochi erano riusciti a farlo.

Ma quell’uomo improvvisamente si alzò e indicando, fece capire a Neve che doveva sedersi su quella pietra. Dopo tre giorni di attesa, e dopo 6 anni finalmente la parola gli tornò….ora poteva parlare. Era felicissimo.

Allora chiese all’eremita “Sto cercando la FELICITA’ sai dirmi dov’è?”. “L’hai trovata proprio adesso” rispose l’eremita.

Ricorda la FELICITA’ è nelle piccole cose.

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