Quel Non dagli effetti contrari

Quel ” Non ” dagli effetti contrari

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Ebbene si capita: nel momento in cui metterà il suo piedino a terra succederà.

È una legge che stranamente porta la staffetta, roba da farti mettere le mani nei capelli ed immaginarti in una corsa ad ostacoli.

Perché sì, diciamola tutta: lui si avvicinerà (sembrerà di vedere una scena a rallentatore) e tu griderai: «Non toccareeeeee».

E magari la vicina curiosa busserà alla porta per chiedere cosa mai sarà successo!

Educare con il linguaggio positivo

In genere, il nostro istinto di genitore ci porta a rivolgerci ai nostri piccoli con un “Non” ottenendo l’effetto contrario di ciò che vorremmo evitare.

Pensiamo a quante volte, per esempio, abbiamo detto « Non toccare il forno» oppure «Non avvicinarti al fuoco».

A questo proposito può venirvi in contro l’uso di un linguaggio positivo che promuove l’autostima, favorisce la comprensione, stimola la riflessione e la responsabilità.

Parlare e spiegare è importante. Forse, spesso o a volte risulterà frustrante, continuando ad essere testardi, ma in alcune situazioni l’uso di tale linguaggio può far breccia nella mente.

Ovviamente dipende da bambino a bambino e questo non mi stancherò mai di dirlo: ogni bimbo è una storia a sé.

Detto questo ti illustro alcuni esempi di educazione con linguaggio positivo

  • «Quando sei pronto possiamo parlare»;
  • «Presta attenzione»;
  • «Sei curioso di scoprire cos’è?» «Chiedi se possiamo guardarlo, osservarlo insieme»;
  • «Facciamo una cosa, ti cambio i vestiti e potrai sporcarti!»;
  • «Meglio camminare un po’», al posto di: «Non correre»
  • «Rispettiamo i giocattoli», al posto di «Non rompete i giocattoli»
  • «Abbassa i toni della voce», al posto di «Non urlare»
  • «Ordiniamo dopo aver giocato», al posto di «Non lasciare i tuoi giocattoli in giro»
  • «I compagni si trattano con rispetto e gentilezza», al posto di «Non picchiare i tuoi compagni».

C’è infine da considerare che i bambini imparano anche dalle esperienze.

Mi spiego meglio…

Le mie esperienze da educatrice

Molte volte mi è capitato di osservare situazioni nelle quali il bambino non toccava più il fornello quando capiva realmente che si scottava.

Situazioni simili tra esse: fornello appena spento – mano su di esso.

Il dopo dipendeva alcune volte dal bambino ed altre dal come si reagiva all’evento.

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