Come?
In una scatolina, tipo quelle del “Vicks”, si può mettere ad esempio del riso, occorre poi chiudere con dello scotch.
Prendere poi una campanella, le maracas, le nacchere. Invitare il bambino ad usare ogni singolo “strumento”, per creare la sua orchestra personale!.
Quando poi sarà in grado di ricordare le sequenze (dipende qui dallo sviluppo del piccolo, in genere dai 6 anni), potrete bendarlo.
La madre dovrà far suonare due strumenti, massimo tre, e dovrà poi liberare il piccolo dalla benda.
Il bambino, verrà invitato a suonare gli strumenti nella stessa sequenza fatta dalla mamma.
Se non doveste riuscire a trovare le nacchere, un espediente per fabbricarle in casa, è quello di usare i tappi metallici delle bottiglie, le scorze di noci o delle conchiglie.
Anche con i bicchieri è possibile riprodurre suoni!
Se riempiti d’acqua in diverse quantità in ognuno di essi, e se gli si fa ticchettare un cucchiaino di metallo vicino, essi emettono suoni gravi o ad acuti a seconda di quanta acqua contengano.
Anche i calici possono emettere un dolce suono, basso, o anche diverso, in base alla consistenza del vetro di cui sono fatti.
Bisogna riempirli e bagnare il dito al loro interno, per farlo poi passare sul bordo circolare in senso orario coi polpastrelli. Si libererà un suono piacevole all’ udito
Un’ulteriore attività per affinare l’ udito è portare il bimbo in giardino, o al parco.
Chiudendo gli occhi potrà ascoltare i suoni della natura, come quelli degli uccelli, dei grilli, il fruscio del vento o lo sgorgare dell’acqua.
Questa “passeggiata” in montagna o al parco gli permetterà anche di venire a contatto con la natura, la quale offrirà altri percorsi sensoriali.
Si possono ritmare piccole filastrocche col battito delle mani e dei piedi, o si può, su queste, inventare una danza.
Le attività proposte si possono realizzare dai 2/3 anni di età ed indirizzano verso un educazione ritmica e ad un’espressione corporea.
