Secondo Valerio Cevoli accompagnare la crescita dei bambini con un gatto, un coniglio, una tartaruga o altro, rappresenta quel valore aggiunto all’educazione e alle esperienze che vogliamo far vivere a nostro figlio.
Grazie ad esso possiamo insegnare loro la diversità, da vedere qui come la possibilità di comprendere che non esistiamo soltanto noi umani, ma vi sono anche altri esseri che esigono rispetto, cura.
I benefici del rapporto
Abbiamo già fatto un breve accenno ai benefici, nello specifico: i bambini che crescono con un animale domestico sono in grado di leggere e comprendere le emozioni e i comportamenti altrui.
Fin dalla tenera età sono allenati all’osservazione di gesti. Parliamo dunque di benefici a livello psicologico ed educativo.
Responsabilizzano il nostro piccolo aiutandolo a maturare una consapevolezza sulle esigenze e sulle responsabilità che la convivenza esige.
Adatti ai bambini di età di nido sono i conigli nani per via del loro carattere molto pacifico.
Un pò tutti gli animali fanno bene ai bambini, tanto che molti psicologici propongono anche dei percorsi terapeutici, soprattutto con cavalli e asini, utilizzati in persorsi di recupero e riabilitazione per bambini affetti da autismo.
Bambini, animali e responsabilità
Parliamo un pò di responsabilità, perchè si avere un cane è una responsabilità sia per grandi che per piccini. Accoglierlo nella nostra vita quotidiana significa impegnarsi e avere doveri precisi.
Pertanto la scelta di un cucciolo non deve essere presa alla leggera: si deve pensare a chi lo lasceremo se andremo in vacanza, chi si prenderà cura del nostro nuovo amico.
Oltre ciò è bene insegnare (per primo) a nostro figlio la responsabilità che comporta vivere con il nuovo amico.
Sia esso un gatto, una lucertola, un cane esigono cure e non devono essere visti come giocattoli e rispettare la loro natura.
