Loose parts. Cosa sono? Come si usano?

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Avete mai sentito parlare delle loose parts? Questo termine inglese, tradotto significa letteralmente “parti libere”. Sono dunque, in altre parole dei materiali, siano essi naturali, di recupero o industriali che hanno un uso libero.

Possono essere usate per il gioco, perché in esso le loose parts sono dei materiali che possono essere combinati, riprogettati, smontati o allineati senza indicarne l’uso.

Offrono ai bambini la possibilità di esplorare, esprimere, imparare e conoscere il mondo che li circonda; costruendo e classificando i materiali che lo circondano.

Inoltre il bambino potrà esplorare i materiali con tutti e 5 i sensi, sviluppando abilità estetico-artistiche, scientifiche e narrative.

Non hanno nessun limite e sono pertanto al servizio completo della fantasia e creatività del bambino.

Una domanda ora nascerà spontanea: «Quale la differenza tra loose parts e altri giochi di costruzione più classici?» la differenza principale sta proprio nel non seguire la regola fissa di incastrarli tra loro e soprattutto se non si segue il progetto predefinito dalla confezione. Tuttavia, anche se le costruzioni classiche vengono usate liberamente e senza finalità, diventano un materiale destrutturato.

Oltre questo sono adatte a tutte le fascie di età, quindi si possono proporre anche a persone anziane.

Ma, come cominciare ad usarle? Se il bambino è abituato a giocare con materiale strutturato e quindi a seguire delle regole ben precise, un esempio tipico è il cubo, dove vanno infilate correttamente le forme geometriche, bisognerà procedere gradualmente.

Come approcciarsi?

Innanzitutto mettete a disposizione di vostro figlio vari materiali, come per esempio un cucchiaio che potrà cercare lui. O ancora sassi, nastri, materiali di scarto, tappi, capsule del caffè.

Lasciatelo libero di sperimentare. Non c’è un modo giusto e uno sbagliato: potete giocare con vostro figlio, oppure imitare ciò che fa lui.

Infine preparatevi al caos totale!

È in questa libera esplorazione e creazione del bambino che gli adulti possono vedere il loro concreto modo di pensare e di agire