Partiamo subito con il dire che un sistema errato è proprio quello di dire esplicitamente al bambino o alla bambina che se farà o non farà qualcosa, avrà una ricompensa
<<Se smetterai di fare pipì a letto ti comprerò una bicicletta>>; <<Se impari la poesia ti porto sulle giostre>>.
Eh si siamo proprio in quei <<se>> controproducenti. Questa tecnica, a volte, riesce a spronare nostro figlio a far qualcosa; raramente li spinge verso uno sforzo continuativo.
In realtà con le nostre parole gli facciamo sentire che dubitiamo della sua capacità di migliorarsi giorno dopo giorno.
Analizziamo meglio la frase <<Se impari la poesia>> sapete cosa vuol dire? Anche se apparentemente non sembra, nasconde questo messaggio: <<Non siamo sicuri che ci riuscirai>>.
Dorothy Baruch (psicologo americano e autore di libri per bambini) riferisce di un ragazzo che affermava: <<Io ottengo ciò che voglio mantenendo mia madre nell’idea che posso fare il cattivo. Naturalmente devo fare il cattivo spesso>>.
Questo modo di ragionare è a un passo dal ricatto e porta a richieste sempre più numerose di premi e piccoli benefici in cambio di una buona condotta.
Quale dunque la conclusione su tutto questo discorso? Beh, tieni sempre presente che le ricompense si rilevano utili e vengono apprezzate quando sono inattese, quando giungono come una sorpresa e quando rappresentano un riconoscimento ed un giudizio positivo.
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