Teddy orso delle emozioni Chicco … giochi educativi

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Oggi voglio proporti un giocattolo della Chicco davvero carinissimo: Teddy l’orso delle emozioni …. prima però vediamo insieme cosa sono le….

…emozioni

Fin dai tempi più antichi, filosofi e pensatori hanno posto il loro interesse alle emozioni, viste come rappresentazione della vita morale dell’individuo.

Già Aristotele,  affermava che esse sono frutto di un processo di “Valutazione” con il quale successivamente, grazie alla percezione, si dà vita ad una determinata azione.

Secondo le Teorie Pedagogiche, attraverso le emozioni sentiamo e percepiamo noi stessi, le persone, l’ambiente e gli oggetti circostanti. Potremmo dunque dire che:

“Senza emozioni la nostra vita sarebbe come un ingranaggio che si blocca ad ogni tic”

Dal punto di vista neurobiologico, tuttavia, ancora non si sa come queste riescano ad indirizzare il comportamento verso sfumature che vanno dalla normalità alla malattia. Possiamo però affermare che, noi avvertiamo coscientemente un’emozione, quando avvertiamo la reazione fisica ad essa correlata.

L’uomo non è solo corporeità o idealità, ma è presenza nel mondo, insieme di sentimenti, valori, idee, fatti ed azioni. Pertanto il corpo traduce l’idea in gesto, e un sentimento in un atteggiamento, che a loro volta fanno scaturire le emozioni.

L’emozione la “sentiamo” infatti in tutto il corpo, per via dell’attivazione del Sistema Nervoso Autonomo.

Quando il cervello si trova in una situazione in cui bisogna agire in fretta, le emozioni possono fornire l’azione fisiologica, utile alla risposta all’ambiente.

Un individuo in stato ansioso, ad esempio, cammina frettolosamente, è irrequieto, magari si tortura le mani, e così facendo traduce il suo stato mentale in un’azione corporea, altresì rappresentata all’esterno, dall’evidente emozione dell’ansia.

Al contrario, uno stato di benessere interiore ci rende più sciolti, più calmi e sereni anche nei movimenti, nell’espressione del volto e nel tono della voce.

Nel bambino, si modificano nel corso del tempo, passando da livelli poco articolati a livelli più sofisticati. Grazie poi alle interazioni sociali, il bambino comunica le proprie intenzioni ed inizia a controllare le sue prime forme emozionali.

Tra le cinque e le otto settimane, compare il sorriso, con il quale sorride a oggetti che hanno la forma di un viso.

Verso i  tre – quattro mesi è possibile riconoscere l’espressione di tre emozioni: tristezza, collera e gioia.

Tra gli otto e i nove mesi, compare la paura per l’estraneo, che indica la presenza di un legame affettivo tra il bambino e la madre.

Nel suo primo anno di vita è in grado di riconoscere e reagire ai suoi stati d’animo. Verso i quattro -cinque anni sarà capace di capire ciò che avviene nella mente dell’altro e di attribuirgli stati mentali, desideri, pensieri, etc.

Veniamo ora a noi….

Teddy orso delle emozioni 

Trattasi di un peluche educativo che aiuta a sviluppare le capacità cognitive, «come?» insegnando lettere e numeri ed inoltre grazie ad esso il bambino impara a riconoscere le emozioni e ad esprimerle.

E’ dotato di 5 storie delle emozioni. Insomma un giocattolo tutto da scoprire e da valutare, perché conoscere le proprie emozioni è importante e lo è anche il saperle gestire.

Ovviamente, per quanto detto prima da qui a comprendere le proprie emozioni  e riuscire a gestirle ce ne passa. Ma le storie possono aiutarlo, esse, a volte, possono arrivare in luoghi impensabili. Poi ovviamente ogni bambino è a sé, questo non mi stancherò mai di dirlo!

E tu che ne pensi di questo gioco?