L'ambivalenza dei sentimenti

L’ambivalenza dei sentimenti. Come reagire

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Che tu lo voglia o meno nei bambini come anche nei ragazzi c’è un’ambivalenza dei sentimenti: ci amano e allo stesso tempo ci sono ostili.

Per i genitori, anche se non tutti, è difficile accettare questo come realtà: non l’ammettono in se stessi e non lo tollerano nei figli. Pensano che non sia bello provare sentimenti contrastanti verso la famiglia.

Ma, le emozioni fanno parte del nostro patrimonio genetico: a volte siamo felici, a volte no, in certi momenti della nostra vita siamo sicuri di provare rabbia, paura, gioia, tristezza, colpevolezza e così via.

Mentre non siamo liberi di scegliere le emozioni, siamo però liberi, ammesso che le abbiamo individuate, di scegliere il modo e il tempo di esprimerle. Il problema principale è tutto qui.

C’è poi da dire che molte persone, soprattutto nel passato, sono state educate a disconoscere la vera natura dei loro sentimenti. Quando provavano odio le si persuadeva che era antipatia; quando avevano paura, veniva loro detto che non c’era nulla da temere.

Si deve mettere dunque qualcosa al posto di queste finzioni.

Innanzitutto imparare ad accettare l’ambivalenza dei sentimenti sia in noi stessi che nei nostri figli. I bambini e di conseguenza anche i ragazzi, devono sapere che sono normali e naturali.

Parlare loro, con la dovuta calma li aiuta perchè fa loro sentire di essere compresi.

Allora potremo lui o lei dire:

<<Ho l’impressione che il tuo insegnante susciti in te due emozioni contrastanti: da un lato ti piace, dall’altro lo detesti>>

<<Ho l’impressione che tuo fratello ti susciti due sentimenti: da un lato lo ammiri, dall’altro lo detesti>>.

Se osserviamo bene vediamo che, in fondo, dove c’è amore c’è anche odio, dove c’è ammirazione c’è anche un pò di invidia, dove c’è devozione c’è anche un pò di ostilità.

Certo, accettare questi concetti, essere convinti non è facile, però se torniamo indietro nel discorso, ti ricorderai che ho detto che si devono sostituire le finzione, con cosa? Con semplicemente la verità. L’educazione emotiva può aiutare i ragazzi a conoscere i loro sentimenti.

Analogamente per un bambino è importante sapere cosa prova, dare a quella cosa un nome e soprattutto del perchè lo sente. Quando si rende conto con chiarezza dei suoi sentimenti è meno probabile che abbia una grande confusione.

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