Forse sarò dura nel dirlo ma la verità è che non siamo liberi di scegliere i sentimenti che sorgono in noi, siamo però liberi di scegliere il modo e il tempo di esprimerle.
C’è poi da sottolineare che molte persone sono state educate a disconoscere la vera natura delle emozioni: quando provavano odio, le se persuadeva che era solo antipatia; quando avevano paura veniva loro detto che non c’era nulla da temere.
Ora ti starai chiedendo: «Che cosa si deve allora mettere al posto di queste finzioni?». Semplicemente la verità.
L’educazione emotiva potrebbe aiutare i ragazzi a conoscere i loro sentimenti.
Veniamo ora al quesito di partenza ovvero: Come aiutare nostro figlio a conoscere i propri sentimenti
Avete presente gli specchi? Ora qui capirai anche il perché della scelta dell’immagine. Grazie ad esso impariamo a conoscere il nostro aspetto esteriore, allo stesso modo nostro figlio impara il suo aspetto emotivo ascoltando i suoi sentimenti riflessi dalle nostre parole.
Uno specchio, se ci pensate bene, riflette un’immagine quale essa è, senza falsità e lusinghe.
Molti possono non apprezzare la figura che ci rimanda, la stessa cosa deve valere per lo specchio emotivo: la sua funzione deve essere quella di riflettere le emozioni così come sono, senza distorsioni.
Le nostre affermazioni potrebbero allora essere:
«Mi sembra che tu sia furioso»
«Si direbbe che tu lo detesti».
Per un adolescente, queste affermazioni sono di grande aiuto perché gli riflettono con chiarezza ciò che prova. E la chiarezza dell’immagine, sia essa rimandata dallo specchio di cristallo o da quello emotivo, è fondamentale, perché di qui si prendono le mosse per rettificare o modificare il proprio comportamento.
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