Come trasformare il dettato in un disegno

Creatività a colori: come trasformare il dettato in un disegno

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Il foglio di carta si presta a mille usi, basti pensare che è possibile creare collane, vestiti e quanto di altro creativo può generare la mente. Tra questi spunta il tipico dettato “amico di tante merende!”.

Esso coinvolge la scrittura che è un sistema complesso, una rappresentazione del linguaggio e non un codice di trascrizione.

Il suo sviluppo, insieme a quello della lettura, avviene soprattutto attraverso l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, in una dimensione ludica, da intendersi come forma di relazione e conoscenza.

E’ proprio attraverso il gioco simbolico che i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali.

E’ pertanto importante sollecitare i bambini a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni.

Ti chiederai ora… “si, ok, ma cos’è il gioco simbolico?” Beh qui ti rimando ad un blog di un’esperta in questo campo. Clicca qui 

Se a tutto questo aggiungiamo un pizzico di creatività, il gioco è fatto!

E allora perché non pensare ad un dettato grafico grazie al quale attraverso un racconto i bambini raffigurano uno scenario?.

Il dettato grafico come momento magico

Beh qui è un pò come vedersi come Harry Potter, o come il mago de “La spada nella roccia”…perché si ciò che lo rende magico è proprio il ritmo della narrazione che non deve essere mai scontato.

Quali dunque i pregi? Innanzitutto semplicità e rapidità e soprattutto può divenire un momento di attacco artistico immersivo.

E’ poi inclusivo, in quanto se fatto in classe, tutti partecipano al laboratorio. Lo si può proporre fin dalla scuola primaria

Vi porgo qui un esempio:

Tra l’erba c’è un gatto, nero e talmente piccolo che non si riusciva a vederlo. 

Il gatto si divertiva a giocare con qualsiasi giocattolo e soprattutto ad inseguire le lucertole. 

Con la sua zampetta rompeva le bolle di sapone. 

E laggiù, in un angolino cosa poteva mai esserci?

Questo testo è stato pensato per bambini di età tra i 4 e i 6 anni e permette di lavorare sulla creatività, in quanto grazie al finale il bambino potrà disegnare qualsiasi personaggio. E’ dunque da vedere come un indizio da interpretare.

Ovviamente un testo può anche lavorare su dimensioni (come per esempio più grande o più piccolo), sul dentro/fuori, vicino/lontano e così via. Tutto dipende dall’età dei bambini.

Insomma a voi anche un pò di fantasia grazie alla quale potrete inventare un testo, una storia curiosa che inglobi anche personaggi buffi, strani, insomma di tutti i generi!.

Bianco su nero

Altro esempio è quello di fornire un foglio di carta e una semplice matita o penna, quindi qui non si richiede per forza l’uso dei colori. Importante è l’uso della lentezza nel proporre il testo.

Possiamo infine pensare di scrivere piccole paroline come: “AAARGH” “SBAM” che accentuino l’eventuale presenza di “rumori” nel nostro testo, prodotti dai personaggi stessi.

E’ importante ricordare che

Non esiste un modo giusto o sbagliato di fare questo tipo di attività: importante è dar libero sfogo alla fantasia.

Ed infine non dimenticare che bisogna lavorare sul ritmo della voce, sull’importanza di invogliare il nostro ascoltatore con momenti di suspance o con toni particolari e perché no anche bizzarri 😉

Spero che questo post ti sia stato utile e soprattutto abbia librato la tua fantasia, creatività nell’aria. Se ti è piaciuto condividi sui social 😉