Ha senso parlare al piccolo dal pancione?

Ha senso parlare al piccolo dal pancione? Mi riconoscerà?

Posted on Posted in Esperti

I cinque sensi più uno del piccolo nella pancia della mamma

A cura della Dott.ssa Lucia Rizzo
Psicologa dell’età evolutiva

Mamme che cantano al piccolo, carezze sul pancione, Mozart in uterodiffusione…tutto questo fino a pochi decenni fa veniva visto con relativo scetticismo. Scienziati, neuropsicologi e psicologi perinatali come William Emerson invece concordano con l’idea, provata da tecniche di indagine a ultrasuoni e studi sul comportamento intrauterino, che il feto, e in parte anche l’embrione, sviluppi i cinque sensi
molto prima rispetto a quanto si credesse.

Tatto

La sensibilità cutanea e la percezione del dolore del vostro bambino iniziano a manifestarsi quando ancora è un embrione, intorno all’ottava settimana nelle zone intorno alla bocca; intorno alla dodicesima settimana la percezione tattile si estende su viso, genitali, mani: in questo periodo sono state rilevate ecografie in cui il feto risulta interessato al tatto del cordone ombelicale, che risulta caldo e pulsante.

Verso la ventesima settimana la percezione del dolore in questa fase risulta già maturata e la sensibilità cutanea si diffonde su tutta la pelle: in questo periodo il vostro bambino è già in grado di percepire le vostre carezze dal pancione, risponderà quando “busserete”, apprezzerà dei massaggini.

Dalla ventottesima alla trentaduesima settimana il tatto maturerà completamente. Alla nascita i recettori tattili saranno in densità maggiore rispetto a quelli di un adulto.

Olfatto

L’olfatto, assieme al gusto, è il primo dei sensi che si sviluppa nell’utero materno. L’olfatto ha nei mammiferi, oltre alla capacità di riconoscere e discriminare gli odori, una capacità involontaria di captare i feromoni, che hanno la funzione di mettere in contatto e far riconoscere individui della stessa specie. In utero il neonato svilupperà il nervo olfattivo già alla settima settimana di gestazione, per poi maturarlo completamente intorno alla quattordicesima settimana.

I recettori olfattivi aumentano progressivamente fino alla ventisettesima settimana. Grazie all’olfatto il feto memorizzerà l’odore del liquido amniotico, molto simile all’odore che il colostro emanerà dal capezzolo della mamma non appena sarà nato. Quindi il vostro bambino vi riconoscerà “a naso”.

Gusto

I recettori gustativi iniziano a formarsi intorno all’ottava settimana di gestazione, e già alla quattordicesima settimana il vostro bambino riconoscerà la presenza di sostanze zuccherine nel liquido amniotico e inizierà a inghiottilo con maggiore frequenza, mostrando non sensibilità al sapore dolce ma anche capacità di discriminare e preferire qualcosa. Verso la ventisettesima settimana le papille gustative saranno al massimo dello sviluppo e conserveranno una memoria gustativa che il piccolo ritroverà nel latte materno.

Udito

L’orecchio medio, responsabile della percezione della propria posizione nello spazio si sviluppa dall’ottava alla ventiquattresima settimana; avrete notato infatti come mentre voi mamma camminare il bambino sembra restare fermo, mentre non appena vi fermate incominci a muoversi: questo è dovuto dal fatto che il bambino voglia ritrovare una nuova condizione di comodità nel suo spazio.

L’udito invece dalla ventiquattresima alla trentesima settimana è del tutto maturo, e la vostra voce e la musica vengono ben apprezzate (soprattutto la musica che piace a voi mamme, a fine articolo capirete perché), dato che la cavità uterina funge da cassa armonica.

Oltre a suoni e rumori provenienti dal mondo esterno attraverso il liquido amniotico passano anche il respiro di voi mamme e il vostro battito
cardiaco.

Vista

La sensibilità alla luce e i primi movimenti oculari, nonostante le palpebre siano ancora chiuse, compaiono già dall’ottava settimana di gestazione. Alla ventiseiesima settimana di gestazione il vostro bambino apre le palpebre e le sue pupille si restringono alla percezione della luce, ad esempio al mare in una giornata di sole. Infatti l’ambiente uterino non è buio come molti possono immaginare, ma filtra la luce dall’esterno.

Alla trentaquattresima settimana (come si è potuto constatare dai nati prematuri in
questo periodo) la vista e l’attenzione visiva del piccolo è pari a quella di un neonato nato a termine. Le capacità di messa a fuoco del neonato matureranno intorno ai tre mesi, fino ad allora riconoscerà i volti e oggetti a 20-30 cm di distanza.

Il sesto senso del piccolo di casa: sensibilità all’ambiente affettivo e relazionale

Con sesto senso ovviamente non di intende nulla di paranormale, anzi, si fa riferimento alla sensibilità che il feto ha in relazione agli ormoni di voi mamme e alla vostra risposta biologica allo stress. Nella vita fetale infatti la parte del cervello del feto responsabile delle emozioni e dell’affettività (l’emisfero destro) dipende dagli ormoni materni che giungono dal vostro utero, capaci di regolare lo sviluppo del cervello e della capacità di gestire lo stress.

Le vostre emozioni positive quindi favoriranno direttamente un sano sviluppo cerebrale del bambino: quindi in gravidanza prendetevi del tempo per ascoltare insieme buona musica, leggere bei libri, ridere. Questa regolazione di tipo ormonale (definita da Allan
Shore “comunicazione fra emisferi destri”) continua anche fuori dal vostro utero quando siete a stretto contatto con il bambino, ad esempio durante l’allattamento, potrebbe quindi tornare utile tenere a mente tutto ciò che vi rilassa e vi fa stare bene.

LINK AI CANALI SOCIAL DELL’ESPERTA

FACEBOOK – Dott.ssa Lucia Rizzo psicologa dell’età evolutiva

INSTAGRAM – dott.ssalucia