Come reagire alla disonestà dei figli

Pane al pane – come reagire alla disonestà dei figli

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Ve lo ricordate il discorso sulle bugie? Bene, stessa cosa vale per la disonestà. Avevamo detto che non dobbiamo travestirci da pubblico ministero, qui però voglio aggiungere che è altresì vero che non dobbiamo avere paura di dire pane al pane.

Mettiamo il caso che ci siamo accorti che nostro figlio non ha restituito alla biblioteca il libro nel termine prestabilito, molti reagirebbero chiedendo lui o lei: <<Hai restituito il libro? Ne sei sicuro? Come mai è ancora sul tavolo?

Se invece provassimo a dire: <<Il tempo del prestito è scaduto>> la prospettiva e le relative conseguenze cambierebbero di molto.

Stessa cosa se veniamo informati che nostro figlio ha avuto un debito in matematica, non dobbiamo chiedergli: <<Sei passato in matematica? Sicuro? Perché sai questa volta mentire non ti porterà a nulla>>

Se provassimo invece subito a dire: <<Il professore mi ha detto che l’esame non è andato bene. Ci chiediamo come potremmo aiutarti>>.

Anche qui la prospettiva e le conseguenze cambiano di molto. Perchè? Beh perchè agendo in questo modo non induciamo nostro figlio a mentire per difendersi nè lo mettiamo nella condizione di mentire, di mettersi nella prospettiva della disonestà

Tenete però che conto del fatto che le bugie ci dicono la verità sulle paure e speranze, ci rilevano quello che uno vorrebbe fare o essere. Ad un orecchio acuto dicono esattamente quello che vorrebbero nascondere

Quando sono disonesti con noi dobbiamo cercare di reagire con realismo e fargli capire che non ha bisogno di mentire.

E’ importante reagire comprendendo il significato e non negandone il contenuto perchè da una bugia possiamo ricavare un’informazione che ci servirà ad aiutare il bambino a distinguere tra realtà e fantasia.

Per il discorso sul non fare domande..beh provate a riflettere perchè sono sicura che molte delle volte avete avuto come risposta una bugia detta come autodifesa. I ragazzi non amano essere interrogati, le domande che li costringono a scegliere tra una goffa bugia e una confessione per loro imbarazzante.