Ipersensibilità e stimoli elevati. Come comportarsi

Ipersensibilità e stimoli elevati – Come comportarsi

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Gli stimoli ai quali oggi un bambino è esposto sono molto più numerosi rispetto a quelli della nostra infanzia.

Un tempo, per esempio, un bambino aveva a disposizione un numero limitato di giochi: l’orsacchiotto, la palla, la corda per saltare, due o tre macchinine, qualcosa da leggere, qualcosa per disegnare e qualcosa da costruire.

Oggi, invece, le camerette dei nostri figli sembrano per la maggior parte i negozi di giocattoli della mia epoca.

I bambini ipersensibili avvertono e percepiscono fin da subito tutto quanto li circonda e accade. Preferiscono evitare cambiamenti eccessivi e, soprattutto, vogliono che a casa tutto rimanga come sempre.

Particolare fastidio lo procurano i cellulari appoggiati nei pressi del lettino dei neonati. La zona sopra il letto dovrebbe essere lasciata libera da cianfrusaglie e sarebbe meglio non scegliere lenzuola con colori troppo violenti o fantasie esagerate. I colori e le forme influiscono maggiormente sui bambini ipersensibili rispetto agli altri, senza contare che possono anche provocare un effetto energizzante, ovviamente indesiderato se il bambino deve riposare.

Importante è anche prestare attenzione all’illuminazione, che non dovrebbe risultare troppo violenta e accecante. Le lampadine classiche sono più silenziose delle lampade a basso consumo di energia. Meglio meno giocattoli ma di migliore qualità, che rispecchino davvero le preferenze e gli interessi del piccolo.

Informate con un certo tatto amici e parenti riguardo i regali più graditi e quelli che invece risulterebbero superflui e di intralcio. Per quanto concerne il tenere in ordine la camera, evitate di farvi prendere dall’eccessiva frenesia, o finirete per associare quell’attività a stress, fatica, fastidio e tensione. La conseguenza inevitabile sarebbe un calo nella voglia di riordinarla.

Nei bambini con elevata sensibilità il divario tra ipostimolazione e iperstimolazione, tra stimoli insufficienti e stimoli eccessivi può essere talvolta minimo. Quando siete esposti a troppi stimoli, ve ne sentite ben presto sopraffatti e vi irritate. L’agitazione del giorno può protrarsi fino alla notte, rovinandovi il sonno. I genitori, in questi casi, si danno da fare alla ricerca di soluzioni e rimedi, si sentono impotenti perché non ottengono risultati e si innervosiscono sempre più.

Spesso la preoccupazione da parte loro e il sovraeccitamento del figlio si alimentano a vicenda. Per questo motivo è importante che mamma e papà – anche se sembra un paradosso – non si lascino contagiare dall’eccitamento interiore del bambino. Più calmi si mantengono i genitori, più il figlio ipersensibile riesce a trovare sonno.