Padova. Bimbo viene scosso dalla madre

Padova, bimbo viene scosso dalla madre

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Questo il titolo di tutti i quotidiani della vicenda del bambino scosso dalla madre perché non dormiva…

Tutti bravi, tutte parole toccanti. Ma la verità è che adesso non se ne parla più,.ma soprattutto vorremo insieme a voi fare una riflessione.

La verità è che siamo bravi a puntare subito il dito, a dire “ma che madre snaturata” “come ha potuto”. Siamo bravi a giudicare e soprattutto pensare: “Io non ho potuto avere bambini…invece lei…guarda lo ha ammazzato”.

Si quel bimbo scosso a Padova è morto, adesso intorno alla vicenda il silenzio.

Si, siamo bravi a giudicare i fatti. Ci chiediamo però dove eravamo prima di quel giudizio, dove erano i nostri occhi e le nostre menti? Dove erano le carezze per quel viso rigato da lacrime amare.

Dove era il porto sicuro di quella mamma pronto a sostenerla e a dirle: “io ci sono, riposati, ci penso io a te”.

Eppure il titolo: Padova. Il bambino scosso dalla madre muore, è così forte.

Siamo bravi ma nessuno mai ha spiegato a quella madre che perdere il sonno annulla i pensieri, che chiedere aiuto non significa essere meno mamma.

Nessuno le ha mai detto che una brava mamma non è che si sa fare tutto da sola. Non è chi ride mentre allatta, non è chi sorride dicendo che il suo bimbo non la stanca e che insieme si divertono sempre tanto.

Le mamme sono altro. Sono fatte di stanchezza, odorano di latte miscelato a notti interminabili, a palpiti profondi, vibrano di ninne nanne sussorate. Le mamme profumano di fragilità, di paura, sono fatte di insicurezze e di sogni.

VANNO PROTETTE E NON CONDANNATE. Le loro ferite vanno accarezzate, i loro lividi baciati. Non meritano l’ironia per far da toppa alle loro lacrime silenziose.

Quelle lacrime vanno raccolte perché sono semi che germoglieranno.

Non puntiamo il dito, è troppo semplice: allarghiamo le nostre braccia e accogliamo quella fragilità.