quando la scuola fa paura

Quando la scuola fa paura: cosa fare?

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La scuola per alcuni bambini è un ambiente dove giocare, conoscere altri bambini e soprattutto una buona occasione per imparare tantissime cose, per altri, invece, è un vero è proprio incubo.

Pianti ogni sera, risvegli notturni, paura di entrare in quell’ambiente sconosciuto, freddo, che non sa di mamma… occhi spaventati all’uscita…ma è tutto un capriccio o dietro c’è altro?

 

Quando la scuola fa paura …cosa possiamo fare? 

Una domanda che ogni genitore si pone dopo aver assistito per giorni e forse anche mesi a comportamenti tipo pianti, risvegli è proprio quella de: “tutto questo sarà un capriccio o ci sarà dell’altro dietro?”

Il primo passo è quello di osservare il comportamento del piccolo anche in altre situazioni come a casa, al parco, alle feste e così via, al fine di poter evidenziare episodi discordanti dalla normalità e per escludere un “periodo no” temporaneo del bambino.

Successivamente bisogna parlare con le insegnanti, loro sono un’autorità per i nostri figli, quindi ascoltare un loro consiglio e cercare di collaborare è fondamentale e nella maggior parte dei casi, il problema si risolve.

E se questa collaborazione viene meno?

A questo punto è bene continuare ad osservare il proprio piccolo, ascoltarlo e attraverso giochi, disegni (che spesso possono aiutarci a capire qualcosa in più) e rassicurazioni, cercare di fargli dire cosa lo spaventa.

Importante è non entrare nel vortice delle ansie e preoccupazioni e allo stesso tempo non sottovalutare nulla.

In passato, questi comportamenti erano molto sottovalutati, spesso scambiati per capricci o addirittura vizi, adesso non è più così o, per lo meno, non sempre.

Siamo di fronte ad una società che è cambiata, lo stesso metodo educativo è cambiato e bisogna adattarsi ad esso, l’insegnante di suo canto deve fare il suo passo verso le nuove metodologie, prediligendo il dialogo, l’ascolto e tenendo le porte sempre aperte ad una collaborazione con il genitore.

Dietro ogni gesto di un bambino si nasconde una parola e dietro ogni comportamento si nasconde un intero universo.