Cosa fare quando nostro figlio è un bullo

Cosa fare quando nostro figlio è un bullo

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Cosa fare quando ci rendiamo conto che nostro figlio è un bullo ???

Partiamo dal presupposto che esistono dei segnali che possono metterci in guardia su un eventuale strada sbagliata presa da nostro figlio, come quella di essere un bullo ma, la nostra apprensione genitoriale non deve portarci a vedere ciò che non esiste.

Mi spiego meglio: un bambino sicuro di se, che si fa valere, si impone sul gruppo NON è un bullo ma semplicemente una persona con un carattere più forte rispetto ad un altra.

Generalmente il comportamento aggressivo del bambino, che è alla base dell’atteggiamento del bullo è il risultato di un sentimento interiore che lui vive, la rabbia o il dispiacere per un clima familiare magari non sereno, la separazione.

Ma anche l’essere troppo accondiscendenti o troppo rigidi nell’educazione può essere una causa scatenante.

Quali i campanelli di allarme da seguire per capire se nostro figlio è un bullo 

  • Il bambino esprime la propria rabbia in modo distruttivo ( sbatte quindi le porte, usa il linguaggio delle mani, ecc);
  • Arroganza con i genitori e a scuola; 
  • Incapacità di seguire le regole; 
  • Rendimento basso a scuola; 
  • Violenza con i genitori e a scuola. 

Veniamo ora a noi…

Cosa possiamo fare come genitori?

Per prima cosa cerchiamo di prevenire il problema prima che diventi tale:

  • Comunichiamo con lui con tutta sincerità;
  • Far capire che ogni azione giusta o sbagliata che sia porta a delle conseguenze: sottolineare anche un dispetto fatto ad un amico;
  • Importanza delle regole e del dialogo: imparare a parlare quando l’altro ha finito;
  • Gestire la rabbia: insegnare al bambino ad esprimerla in modo costruttivo;
  • Non assecondarli sempre;
  • Impariamo a dire no ai nostri figli.

Ma se il problema è ormai entrato in casa, cerchiamo di affrontarlo:

  • Ponendoci in maniera paziente e costruttiva;
  • Ragioniamo con lui, sul suo atteggiamento senza però giudicarlo, ma cercando di fargli capire cosa significa comportarsi in quel modo;
  • Aiutiamolo a trasformare la rabbia che sente in un’energia positiva;
  • Creare rapporti sinceri e validi con i propri coetanei, magari attraverso lo sport;
  • Farlo immedesimare nella vittima, così da fargli capire come ci si sente ad essere una vittima;
  • Siate presenti e osservate;
  • Collaborare con la scuola e gli insegnanti.