Insegnare ad un bambino il suo nome con il fading

Insegnare ad un bambino il suo nome con il fading

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Fading che nome strano. Per comprendere al meglio di cosa parliamo è utile fare un esempio.

P. era in grado di ripetere molte parole che sentiva pronunciare da altre persone, ma se gli si chiedeva “come ti chiami”, egli ripeteva “chiami”, altre volte ripeteva l’intera domanda.

Si trattava di un problema di controllo dello stimolo in cui le domande (stimoli) evocavano risposte imitative.

Decidemmo allora di insegnare a P. a rispondere in modo appropriato alla domanda “come ti chiami”.

Per prima cosa identificammo un premio efficace. Poiché precedentemente era stato insegnato a P. che per il suo lavoro avrebbe ottenuto alcuni gettoni che poteva poi cambiare con qualcosa di piacevole, decidemmo di usare questi gettoni come rinforzatori.

P. era seduto a un tavolino e noi di fronte a lui. Con voce molto bassa, chiedemmo “come ti chiami”, poi molto forte e velocemente, prima che P. potesse rispondere gridò il suo nome.

Naturalmente rinforzammo P. dicendo lui “bravo” e dandogli un gettone.

Ci si potrebbe chiedere come tutto ciò rappresenti un progresso. Tuttavia, nell’arco di numerose prove, iniziammo a porre la domanda con voce più alta e a fornire la risposta con voce bassa.

Continuammo a rinforzare la risposta corretta.

Il fading è costituito dal cambiamento graduale di uno stimolo che controlla una risposta, in modo tale che alla fine la risposta compaia in seguito ad uno stimolo.

Nel caso descritto precedentemente, P. era in grado di dire il suo nome solo quando lo sentiva pronunciare. Attraverso il fading, il controllo dello stimolo sulla risposta “P.”è stato trasferito gradualmente.

Questa procedura può essere usata in molte situazioni, per esempio insegnare a nominare un indumento si potrebbe procedere in questo modo:

  1. Indicare la maglietta e dire “maglietta”. Continuare a fare questo fino a quando il bambino non ripete “maglietta” per un certo numero di volte e rinforzare immediatamente ciascuna risposta corretta.
  2. Quando ripete la parola “maglietta”, presentare lo stimolo di cui su vuole controllare la risposta e allo stesso tempo ridurre gradualmente l’intensità di voce con il quale si pronuncia la parola “maglietta”. Quindi, mentre si indica la maglietta si potrebbe dire “che cos’è questa?” “Una maglietta?”. Come risposta il bambino di solito ripete “maglietta”. Nell’arco di alcune prove, si deve ridurre l’intensità con la quale si dice “maglietta”, fino ad arrivare a zero. In questo modo, allo stimolo di qualcuno che indica la maglietta e chiede “che cos’è questa?” Alla fine il bambino come risposta darà “maglietta” e ciascuna risposta verrà premiata.