Mindfulness genitori: cos’è e qualche esercizio pratico

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Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante (Kabat-Zinn, 1994). Mindfulness è quindi un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, consapevolezza e accettazione del momento attuale (Hanh, 1987).

TESTO A CURA DI PSICOLOGA MARIA LAURA BATTISTINI

La Mindfulness trova le sue origini essenzialmente nelle tradizioni contemplative buddiste, anche se è una pratica apolitica e areligiosa.
Il nome inglese mindfulness proviene dalla parola Sati, termine in lingua Pali, che si può tradurre come “consapevolezza” o “attenzione presente e attiva”.

La nostra psiche è continuamente attiva e i pensieri arrivano spesso senza che ce ne rendiamo conto, rendendo la nostra mente sovraccarica e non connessa al momento attuale. La mente vaga portandoci a percorsi tortuosi e lontani dal “qui e ora”. Tende continuamente a giudicare: noi stessi, la società, il mondo, il passato, il presente e il futuro.
Esistiamo ma non ci rendiamo conto effettivamente delle nostre azioni, vivendo con il pilota automatico inserito.

Non prestiamo attenzione al corpo e talvolta non percepiamo i cambiamenti e i
segnali che cerca di inviarci. Sono molte le motivazioni di questi comportamenti:
1) L’essere continuamente connessi ad una realtà virtuale che spesso ci risucchia.
2) La frenesia sempre più intensa della vita quotidiana.
3) Il multitasking

Come esercizio vi propongo:
-Chiudi gli occhi , entra in contatto con la parte di te che da bambino/a non è stata accattata o supportata adeguatamente. Se non c’è pensa ad un momento del passato o del presente nel quale ti sei sentito inadeguato e incompreso. Ascolta i tuoi pensieri ed emozioni collegati a
questo.
-Accogli con gentilezza e autocompassione ciò che provi, anche la rabbia, la tristezza o la vergogna.
-Inspira ed espira per qualche minuto, profondamente, ascolta il tuo corpo e ripeti a te stesso, in un dialogo interiore: “Mi prendo cura di me, delle mie ferite e le accetto così come sono.”
Ogni difficoltà ha bisogno di essere accolta e puo’ rappresentare un trampolino di lancio per andare avanti, evolvere e apprendere qualcosa da ogni situazione.

-Lasciare andare. Imparare a fare in modo che i pensieri, le situazioni e i sentimenti non siano fusi con noi, ma che possiamo distaccarcene. E’ una forma di accettazione delle cose come sono al momento, li osserviamo semplicemente e ce ne distacchiamo. Se ci sono delle emozioni spiacevoli che ci attraversano possiamo metterle in un cassetto, o pensarle come nuvole che attraversano il cielo, e che se ne andranno. Come sono iniziate finiranno.


Lasciare andare ci offre la possibilità di mettere da parte i sensi di colpa, che così spesso riguardano i genitori, le fatiche, il nervosismo, i pensieri disfunzionali. A volte, sappiamo di essere stati genitori imperfetti e la vergogna ci assale, pregiudicando il qui ed ora, proiettandoci nel passato o nel futuro.

Bene, ora traformiamo questi sentimenti in qualcosa. Inseriamoli nel nostro “trasformatore personale”, direttamente creato per l’occasione. “Oggi ho urlato fortissimo e sono stato un cattivo papà” possiamo cambiarlo in “So che ho sbagliato, ma sono certo che sarà per me fonte di apprendimento per migliorarmi.”
Trasformiamo i nostri “errori” in qualcosa di meraviglioso, perdoniamoci e poi lasciamoli andare.

A CURA DI: Dott.ssa Maria Laura Battistini,
Psicologa iscritta all’Albo della Emilia Romagna, n.5014, Facilitatrice Mindfulness e Trainer di Mindful Eating
Riceve su appuntamento: tel. 348.1366218 presso Parma e su Skype.
e-mail: mlaura.battistini@gmail.com,
Instagram: psicologa_battistini,
Facebook: Maria Laura Battistini, Psicologa, Formatrice e Facilitatrice Mindfulness
Sito: https://mlaurabattistini.weebly.com/