5 consigli per conciliare Smartworking e bimbi

5 consigli per conciliare smartworking e bimbi

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La diffusione del contagio da Covid-19 ha fatto sì che mettessimo in discussione le nostre modalità lavorative adottando lo smartworking.

In generale, lo smartworking consente di coniugare lavoro e vita familiare nello stesso ambiente domestico.

I vantaggi sono tanti, ma, per fare smartworking con bimbi al seguito, occorre una buona organizzazione.

Per evitare stanchezza e ansia, è quindi consigliabile stabilire una sorta di “routine”. Ecco, allora, alcuni consigli che possono tornare utili e che possono aiutare a portare avanti il lavoro in modalità telematica e a gestire, al tempo stesso, i bambini in casa.

STABILIAMO DEI CONFINI

Stabilire il proprio e altrui confine è importante e lo è ancora di più per i nostri bambini. È importante far capire loro che in quel momento non possiamo dar loro retta.

Praticamente, alla porta del nostro studio possiamo appendere un cartellone o anche vari con su scritto “Stop”, “non disturbare” “puoi disturbare” e alternarli in base all’occorrenza.

La Douglas, co-autrice del libro Secrets of the Remote Workforce ha raccontato «Questa è la regola nella nostra casa>>. Insomma, questa “barriera” può aiutare a ricordare a genitori e figli la differenza tra tempo di lavoro e tempo di gioco.

Fate delle pause programmate

Sembra scontato ma in realtà non lo è. Cercate di fare delle pause ogni ora o ogni due ore. E, se potete, fate un po’ di esercizio fisico durante gli stop. Questo vi aiuterà a distendere i muscoli e a rilassarvi un pó.

Optate per il babywearing

Nei momenti di pianto disperato, il babywearing può aiutare a ridurre il pianto e, a volte, è un trucco per far fare a nostro figlio un pisolino abbastanza lungo da consentirvi di completare ciò che avete lasciato in sospeso.

APPROFITTA DELL’ORA DELLA NANNA

Per alcuni genitori, il tempo del sonno dei figli può essere l’unico disponibile per la produttività.

Un modo per avere un po’ più di tempo per il lavoro è quello di spostare indietro di una o due ore il momento in cui i bambini devono andare a letto. Un esempio? Facendoli andare a nanna non più alle 21, ma alle 20 o alle 19.

Cercate di ridurre i rumori.

A volte con i rumori non ci si riesce a concentrare e spesso i bambini ne fanno anche tanto di chiasso. Spesso un nostro “bimbi fate silenzio”, è accompagnato da soli pochi minuti o addirittura secondi di stop! In commercio esistono cuffie e microfoni per l’eliminazione del rumore e vi sono pulsanti di disattivazione dell’audio per bloccare i suoni indesiderati.

Un esempio? Dai un occhio qui https://www.amazon.it/dp/B07PCMWZ9N/?tag=gz-blog_sw_r_apa_i_ac9FEbR1EFYQ3_educamente Link sponsorizzato