Due attività da fare per scacciare la paura

Covid-19. Due attività da fare per scacciare la paura

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Intorno ai tre anni i bambini cominciano a provare la paura ….e, a proposito di questa “monella”, noi di EducaMente abbiamo parlato, in un precedente post, della paura dell’abbandono e di come porvi rimedio

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Vorremmo però ora approfondire dei piccoli dettagli: tale emozione fa parte della natura umana e, anche se a volte non la si riesce a gestire, ci aiuta a prevenire situazioni pericolose.

Pertanto è importante insegnare ai nostri piccoli, in base alla loro fascia di età, a gestirla nei migliori dei modi.

Tutte belle parole fino a qui, non trovate? Adesso però vi chiederete “come insegnare loro a gestire una tale emozione?”

Ascoltando e rispettando la loro paura senza sminuirla, anche quando ci sembra irrazionale.

“E per aiutarlo a dominarla?”

Uno dei modi per aiutare vostro figlio a dominare questa emozione, è quella di raccontare fiabe classiche. A questo proposito ti rimando a ” Il valore delle fiabe classiche….da Cenerentola al Gatto con gli stivali

Per tranquillizzarlo poi in uno specifico momento, possiamo dar vita al gioco de

Accendi il sogno e spegni la paura

Quando non vuole andare a letto perché i brutti sogni lo svegliano, innanzitutto non chiediamo lui cosa ha sognato ( in genere la parola “brutti sogni” viene usata dal bambino quando noi mamme la usiamo per spiegare un nostro brutto risveglio).

“E cosa allora dobbiamo fare?” Possiamo per esempio spiegare cosa sia un sogno dicendo lui che è come un film e visto che esso viene trasmesso in Tv e che essa può essere spenta, anche il sogno lo si può spegnere

Tornando dunque a letto, ricorderemo lui che può spegnere il sogno brutto e accenderne subito un altro.

Questa procedura può esservi molto di aiuto, perché innanzitutto lo tranquillizza e lo fa sentire poi in grado di gestire i suoi pensieri.

Se non funziona e si sveglia nella notte, mettiamoci accanto a lui e tranquillizziamolo con voce dolce, magari accarezzando il suo capo o il suo volto.

“E se questa emozione fosse legata ad un mostro che sta sotto il letto, o in cucina, o dietro il divano?”

Proviamo a dar vita al gioco de…

…Un due e tre e il mostro sparisce con me

Ricordate innanzitutto di non ironizzare ma dimostrate al bambino che concretamente non c’è nessuno.

Può poi esservi di aiuto non fargli guardare cartoni che abbiano come protagonisti proprio i mostri.

Questo perché le paure sono connesse alle esperienze.

Veniamo ora noi…

In cosa consiste il gioco

Entrare in cucina o nel luogo ove c’è il nemico tanto temuto, tenendolo per mano e parlandogli con voce dolce e tranquilla. Controllare infine ogni angolo della stanza.

Ripetere l’esercizio se necessario…se inizierà a chiedervi: “e questo rumore?” Allora voi gli spiegherete da dove deriva o chi lo produce.

Se invece il rumore viene prodotto da un ramo e quindi lo spaventa la sua ombra, accendendo e spegnendo la luce farete lui vedere che non c’è nessuno.

Un po’ di magia è sempre quel che ci vuole e quindi quando mostrate che non c’è, potete anche dire: “1-2-3 e il mostro sparisce con me!”.

Ricordate infine che c’è chi la risolve in una giornata e chi in più di giornate, dipende da lui/lei e da voi. La vostra vicinanza, la vostra comprensione lo aiuteranno a superare la sua emozione.

Ora vorremmo ringraziare tutti quelli che con passione, giorno dopo giorno ci seguono dedicandoci il loro prezioso tempo.