Gli esperti dicono che il gioco è intrinseco alla natura dei bambini, ma ha comunque bisogno di supporto e attenzione da parte degli adulti.
“E’ difficile immaginare un bambino che non stia giocando” dice Catherine Tamis-LeMonda, professoressa di psicologia applicata presso la New York University (Usa) che studia il gioco e l’apprendimento nei bambini.
Basti osservare il divertimento dei piccoli nello spappolare il cibo, o nel togliere un libro dalla libreria o fare un rumore strano con un sacchetto di carta.
“Non mi piace quando gli studiosi pensano che i bambini stiano giocando solo quando si siedono con alcuni giocattoli”, spiega Tamis-LeMonda.
Imparano parole nuove interagendo con gli oggetti con cui giocano; concetti matematico spaziali soprattutto quando giocano con le costruzioni; fanno pratica motoria mentre si arrampicano, strisciano o corrorono.
E tutti questi apprendimenti si vanno a mixare con lo sviluppo cognitivo che si attiva attraverso il gioco simbolico: quando i bambini fingono di dar da mangiare alle bambole o mettere a letto il pupazzo…
Molti, definiscono Facciamo che io ero… un manuale, io lo vedo come una sorta di “bibbia”, si perchè in esso troverai giochi per tutte le età e per tutte le stagioni, da quando in inverno si vogliono animare i lunghi pomeriggi in casa, a quando in estate si cercano attività da fare ali aperto o in viaggio. Alcuni giochi li facevamo anche noi da bambini (ed infatti sarà un divertente modo per rispolverarli), altri sono stati inventati, altri ancora potrete crearli voi, divertendovi insieme, grandi e piccoli. Per ciascun gioco bastano pochi oggetti di uso comune, entusiasmo e complicità.
Puoi trovare Facciamo che io ero…Libro di giochi per tutte le stagioni su:
E nei negozi di Città del Sole
Ti lascio infine i link ai canali social della casa editrice
INSTAGRAM- ilbarbagiannied
FACEBOOK – Il Barbagianni Editore