I docenti competenti non parlano di pdp

I docenti competenti non parlano di pdp

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Testo a cura di Emilia Amodio

Ho fatto alcuni incontri con i docenti e interventi in delle scuole per parlare di alto potenziale cognitivo… da questi incontri cosa ho imparato?

Che i docenti veramente interessati, competenti e passionali del loro lavoro e seri non parlano mai di PDP ma di…Formazione!!! Ed e’ quello che hanno fatto con me: non mi hanno chiesto se un pdp potesse essere la giusta via da seguire ma mi hanno chiesto Formazione!

Perche’ hanno compreso che per i nostri figli non serve tanto un pdp, peraltro esteso senza conoscenza o con un copia incolla uguale per tutti o senza obiettivi corretti oppure seguendo consigli genitoriali o di psicologi che potrebbero confondere ancora di piu’, ma l’unico modo per aiutare di facto questi bimbi e’ conoscere la loro complessità, il loro lato emotivo e quello intellettuale e come poterli supportarli in modo adeguato secondo il loro modo unico e personale di essere…quindi Formarsi…

Certo, sono mosche bianche questi insegnanti ma e’ da loro che si deve partire per far sì che molti altri prendano esempio e consapevolezza.

Bene, ora soffermiamoci a pensare sulle possibilita’ che la scuola italiana difatti offre.

La scuola italiana permette solo un salto unico di classe. Per i bimbi che vengono dalla materna due sono le possibilità:

O il bimbo o la bimba rimane fino ai 5 anni alla materna e poi, sostenendo un piccolo esame, entrerà direttamente in seconda elementare

Oppure si opta per anticipare di un anno l’entrata in prima elementare.

Per la prima opzione vi sono molti elementi da prendere in considerazione: prima cosa di tutto la sfera e quindi la maturità emotiva del soggetto interessato; poi teniamo conto che il bambino entrerà a 5 anni in una classe gia’ formata da un anno, con gruppi gia’ consolidati e con un equilibrio, giusto o sbagliato, di classe consolidato.

Per quanto riguarda invece la seconda opzione, per i bimbi nati entro aprile non ci sarebbero tanti problemi a livello burocratico e amministrativo ma se, come Maika,sono nati nei mesi dopo Aprile, allora le cose si complicano.

Perche’? Poiché tutto dipenderà se la dirigente sarà disposta ad accettare e quindi prendersi la responsabilità anche dell’ accettazione di un bimbo di 5 anni fuori dal limite.