Tre materiali di sviluppo da avere in casa

Tre materiali di sviluppo da avere in casa

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I materiali di sviluppo, nella teoria montessoriana, sono uno strumento che si può paragonare ad una ginnastica dello spirito, nel senso che il bambino, esercitandosi  spontaneamente, progredisce nello sviluppo.

Benché il materiale sia stato determinato con esperimenti scientifici, basta, da parte nostra, la conoscenza del materiale stesso e dell’esatta sua applicazione.

Anche qui, come in ogni altro suo compito, è all’ambiente che dobbiamo mirare. Tenere in perfetto ordine i materiali, dar loro un posto fisso, curare che siano sempre mantenuti e collocati diligentemente, è la fondamentale opera sua.

Viene poi qui, come nel resto già descritto, la necessità di iniziare i bambini alluso del materiale, affinché questo diventi un istrumento di sviluppo e di perfezionamento.

Fatto questo, i materiali rimangono esposti alla “libera scelta”, e sono perciò collocati tutto intorno alla sala, su apposite mensole accessibili ai bambini.

  • GLI INCASTRI SOLIDI.

I primi oggetti, che attraggono, con molta probabilità, l’attenzione di un piccolo bambino da due anni e mezzo a tre anni di età, sono tre sostegni massicci di legno, in ognuno dei quali è inserita ad incastro una fila di dieci cilindretti o di dischi, muniti tutti di un bottone per essere presi.

  • ESERCIZI DEL TATTO.

Fra il materiale, si trova una tavoletta rettangolare, la superficie della quale è divisa in due parti, una ruvida e l’altra liscia.

Per agevolare le sensazioni che potrebbero essere attutite da condizioni locali di circolazione del sangue (p. es. dovute al freddo) è bene di “preparare l’organo”, facendo immergere le dita del bambino in acqua tiepida, e sottoponendole poi ad un rapido massaggio, asciugando ruvidamente i polpastrelli delle dita.

  • SOLIDI GEOMETRICI.

La maniera più divertente per insegnare al bambino a riconoscere queste forme, è di fargliele palpare ad occhi chiusi, invitandolo a indovinare il loro nome: questo sarà insegnato in una maniera che descriverò più tardi.

Un’altra maniera di interessarlo i solidi geometrici, è di farli muovere. La sfera rotola in tutte le direzioni; il cilindro rotola in una sola direzione; il cono rotola intorno a se stesso.

Basterà un accenno per far rilevare delle analogie nell’ambiente e si resterà stupiti della capacità che hanno i bambini nel trovare da sé simili analogie.

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