Benché il materiale sia stato determinato con esperimenti scientifici, basta, da parte nostra, la conoscenza del materiale stesso e dell’esatta sua applicazione.
Anche qui, come in ogni altro suo compito, è all’ambiente che dobbiamo mirare. Tenere in perfetto ordine i materiali, dar loro un posto fisso, curare che siano sempre mantenuti e collocati diligentemente, è la fondamentale opera sua.
Viene poi qui, come nel resto già descritto, la necessità di iniziare i bambini alluso del materiale, affinché questo diventi un istrumento di sviluppo e di perfezionamento.
Fatto questo, i materiali rimangono esposti alla “libera scelta”, e sono perciò collocati tutto intorno alla sala, su apposite mensole accessibili ai bambini.
- GLI INCASTRI SOLIDI.
I primi oggetti, che attraggono, con molta probabilità, l’attenzione di un piccolo bambino da due anni e mezzo a tre anni di età, sono tre sostegni massicci di legno, in ognuno dei quali è inserita ad incastro una fila di dieci cilindretti o di dischi, muniti tutti di un bottone per essere presi.
- ESERCIZI DEL TATTO.
Fra il materiale, si trova una tavoletta rettangolare, la superficie della quale è divisa in due parti, una ruvida e l’altra liscia.
Per agevolare le sensazioni che potrebbero essere attutite da condizioni locali di circolazione del sangue (p. es. dovute al freddo) è bene di “preparare l’organo”, facendo immergere le dita del bambino in acqua tiepida, e sottoponendole poi ad un rapido massaggio, asciugando ruvidamente i polpastrelli delle dita.
- SOLIDI GEOMETRICI.
La maniera più divertente per insegnare al bambino a riconoscere queste forme, è di fargliele palpare ad occhi chiusi, invitandolo a indovinare il loro nome: questo sarà insegnato in una maniera che descriverò più tardi.
Un’altra maniera di interessarlo i solidi geometrici, è di farli muovere. La sfera rotola in tutte le direzioni; il cilindro rotola in una sola direzione; il cono rotola intorno a se stesso.
Basterà un accenno per far rilevare delle analogie nell’ambiente e si resterà stupiti della capacità che hanno i bambini nel trovare da sé simili analogie.
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