I primi mesi di rientro. Esperienza di una educatrice

I primi mesi di rientro. Esperienza di una educatrice

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Come ha vissuto un’educatrice di Nido i primi mesi di rientro nel servizio?? Beh vi posso raccontare la mia esperienza!!

ABBIAMO IL PIACERE DI OSPITARE LAURA BAVUSO VOLPE, EDUCATRICE DI NIDO.

E’ stato davvero tutto molto intenso, caratterizzato da emozioni molto diverse e contrastanti: felicità nel rientrare in un ambiente in cui ho passato 12 anni della mia vita giorno dopo giorno, tristezza nel vedere avvisi della festa di carnevale o materiali lasciati lì in attesa di essere utilizzati e tanta paura di mettere a rischio la mia famiglia a causa di un eventuale contagio.

Ho dovuto imparare a convivere con visiera, guanti e mascherina FFP2 per tutta la giornata educativa e all’inizio il fiato era così corto che leggere un libro o cantare canzoni ai bambini diventava davvero difficoltoso.

Ma come sempre, i bambini riescono a tirare fuori il meglio e mi hanno dato la forza di continuare e far diventare il più possibile “normale” questa situazione anormale. Perché sono riusciti, attraverso i loro comportamenti, a non farmi sentire il “peso” della mascherina e a riconoscere un mio sorriso soltanto guardandomi negli occhi.

Tra le varie competenze che un buon educatore deve avere c’è quello di mettere in pratica un pensiero flessibile.

Infatti, ci rapportiamo in modo differente nei confronti di ogni bambino in quanto persona a sé, rispettiamo ogni singolo tempo di crescita e creiamo degli ambienti educativi adatti alle loro competenze per lasciarli liberi di esplorare e crescere in base ai propri bisogni.

La vera sfida è stata quindi quella di stare con i bambini in una maniera differente e di vedere l’ostacolo, non come un impedimento, ma come una risorsa.

Ad esempio nel Nido dove lavoro di solito proponiamo intersezioni tra i vari gruppi di bambini, proprio perché sappiamo l’importanza che ha il rapporto tra i gruppi eterogenei, ma ora essendo divisi in bolle, questo non è possibile.

Il contesto non ci ha fermato e abbiamo messo in atto modi differenti per farlo in sicurezza. Ovviamente non posso non parlare delle famiglie che insieme a me hanno condiviso queste paure iniziali, un grazie deve andare assolutamente anche a loro che, nonostante tutto hanno voluto affidare i loro bambini all’interno di un servizio educativo con tutto il contorno di malattie, allontanamenti che ne hanno caratterizzato l’inizio.

A tutto ciò devo anche aggiungere il mio ruolo di mamma perché Adele ha iniziato il suo primo anno alla Scuola dell’Infanzia ed è stato un turbine di emozioni che per fortuna ha affrontato nel migliore dei modi.

Ci sono stati parecchi giorni no in cui proprio non voleva saperne di andare a scuola ma pian piano anche lei ha affrontato al meglio questa nuova avventura.

Questo sarà un momento storico che ricorderemo per sempre e che segnerà le nostre esperienze lavorative. Siamo state messe a dura prova ma supereremo anche questa.

LAURO BAVUSO VOLPE, educatrice di nido.

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