Shaping cos’è e come usarlo per insegnare a parlare ai bimbi

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Prima di entrare nel dettaglio, per capire bene lo shaping è necessario partire da un esempio.

Mettiamo che il nostro obiettivo sia quello di percorrere un quarto di miglio al giorno facendo jogging. Ma, a causa della continua mancanza di esercizio fisico, ciò rappresenta più di quello a cui possiamo aspirare. Mettiamo che, decisi del nostro obiettivo, come prima cosa decidiamo di calzare le scarpe da ginnastica e di fare un giro attorno alla casa.

Ora mettiamo che sia necessario rinforzare le risposte iniziali per poi procedere per piccole approssimazioni fino ad ottenere la risposta che desideriamo, ovvero quella di percorrere un quarto di miglia. A questo punto decidiamo di usare come nostra ricompensa l’opportunità di bere una birra.

Dopo aver eseguito la prima approssimazione per alcuni pomeriggi, decidiamo di aumentare la distanza a due giri attorno la casa. Dopo alcuni giorni a quattro giri, poi a sei, finchè il percorso misuri mezzo chilometro.

Ecco cosa è lo shaping: una procedura usata per sviluppare un comportamento che non fa parte del nostro repertorio. Dal momento che il comportamento è assente, nel caso dell’esempio fare jogging, si inizia rinforzando una risposta (nel nostro esempio, quell’individuo è stato rinforzato nel compiere un giro attorno alla casa). Quando questa risposta iniziale compare con una frequenza elevata si smette di rinforzarla e si inizia a rinforzare un’approssimazione lievemente più vicina alla risposta desiderata.

Molti genitori usano la procedura dello shaping, detto anche il metodo delle approssimazioni successive, per insegnare a parlare ai loro figli. Quando un bambino inizia a parlare, alcuni suoni si avvicinano approssimativamente alle parole del linguaggio di origine dei genitori.

In questo caso i genitori rinforzano, premiano, questo comportamento con abbracci, carezze, baci sorrisi. I suoni “mmm” “paa” vengono rinforzati, quando compaiono i suoni “ma-ma” “pa-pa” vengono rinforzati e i più primitivi “mmm” “paa” sono destinati all’estinzione.

In una fase successiva, il bambino viene rinforzato quando pronuncia le parole “mamma” “papà”, mentre i vecchi suoni “ma-ma” vengono estinti.

Bisogna però seguire alcune piccole regole:

  1. Non procedere troppo velocemente. Il tentativo di passare ad una nuova fase prima che la precedente sia ben fissata può portare al risultato di perdere la fase precedente senza poter raggiungere la successiva
  2. Procedere a piccoli passi, tuttavia si eviti di frazionare i passaggi dove ciò non è necessario.
  3. Se si perde un comportamento a causa di un procedimento troppo veloce, tornare all’approssimazione più vicina.
  4. E’ altrettanto importante non procedere troppo lentamente.

Tenete infine conto che il metodo delle approssimazioni successive richiede pratica e abilità.