Il bambino durante i primi due anni di vita impara tante cose: ora sa camminare, sa distinguere i vari oggetti, riconosce i familiari e le situazioni ricorrenti. In questa fase ama particolarmente il gioco simbolico: fa finta di dormire usando un pezzo di stoffa al posto di un cuscino o cucina con una scatola di cartone come pentola.
L’imitazione degli adulti è la fonte principale di apprendimento: i bambini seguono gli adulti nei loro spostamenti in casa imitandone le attività domestiche e partecipandovi. Amano fare le cose “come i grandi”. Questo è il periodo d’elezione dei giochi di ruolo, che sono quei giochi in cui i bimbi fingono di cucinare, accudire un bambino, fare i letti, servire i pasti.
Con il passare dei mesi diventano sempre più complessi e prolungati nel tempo, e il bambino parla ad alta voce a se stesso descrivendo e spiegando quello che sta facendo. Il gioco durante quest’anno è ancora principalmente di tipo “solitario”: i bambini hanno bisogno del loro “spazio personale” e dei loro giocattoli e ancora non hanno imparato a comunicare con i coetanei. Dai 2 anni in poi diventano sempre più abili in ogni forma di attività motoria arrivando ad arrampicarsi, saltare e correre.
Anche le capacità manipolative sono in costante miglioramento: i piccoli riescono a costruire torri, a tenere le matite e muoverle con destrezza, e si divertono con semplici puzzle, con anelli da infilare e recipienti da inserire l’uno nell’altro.
Il baule del tesero
Molto spesso, per far prima, preferiamo rimettere in ordine noi mamme, ma intorno ai 24 mesi i bambini cominciano a essere in grado di rimettere a posto i loro giochi quando hanno finito di usarli.
Perché allora non insegnare al nostro bambino a riordinare in maniera divertente? Chiediamo al bambino di giocare ai “pirati”. Ognuno dovrà prendere i suoi giocattoli preferiti e riporli nel suo baule. Ovviamente vince chi lo riempie di più e nel minor tempo possibile. Buon divertimento!