Nella vita del bambino il buongiorno

Nella vita del bambino – Il buongiorno con il piede giusto

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Ecco è mattina e si ripresenta la stessa scena: «Alzatiiii è tardi» ma, il nostro piccolo o la nostra piccola non ne vuol proprio sapere di svegliarsi!.

Foto di mamma Clarissa ( clarissa.blanco.73 ) che ringrazio per lo scatto

Come si suol dire “Il buongiorno si vede dal mattino!”; credo fortemente ai detti antichi. Ed in parte questo detto è vero, ovviamente bisogna porsi degli obiettivi e di questo, se ricordi, avevamo parlato in “Alzarsi con il piede giusto si può

Vediamola ora dalla prospettiva di nostro figlio.

La verità è che la civiltà ha conferito ai genitori il ruolo di “guastafeste”, di quelli che devono dire no a molti piaceri che prova il bambino, quante volte infatti vi siete trovate a dire: “non succhiarti il pollice”, “non mettere le dita nel naso”, “non fare rumore”.<br>
Con i piccolo la civiltà è fredda: offre loro una tazza dura, al posto di un sollievo immediato, dà loro un vasino freddo e pretende che imparino a trattenersi.

Tuttavia, alcune restrizioni sono inevitabili se vogliamo che nostro figlio cresca come una persona sociale.

“Dove voglio arrivare?” A suggerirti piccole e semplici strategie che lo aiuteranno ad alzarsi con il piede giusto!.

Innanzitutto è bene non immergersi nei panni di quella persona che ogni mattina lo butta giù dal letto.

Questo perché il piccolo prova risentimento verso una mamma che disturba il suo sonno.
Immaginate per un secondo qualcuno che entra improvvisamente nella vostra stanza e gridi: “Alzatiiiii, è tardi”…sarebbe per voi brutto, soprattutto se state facendo un bellissimo sogno.

Pensate dunque ad una sveglia…in questo modo non imparerà a vedervi come una “trombettiera”.

Fate loro questo dono..presentate loro una scatola da aprire con all’interno la sveglia, e magari un biglietto che per esempio reciti: “A…a cui non piace svegliarsi la mattina! Ora potrai regolarti da sola!”.

Un bambino che non riesce a saltar giù dal letto con facilità, non va chiamato pigro, e così uno che non apre gli occhi e sorride non merita di essere chiamato “musone”.

Stesso discorso vale per gli adolescenti, non vanno canzonati.
Quindi, invece di ingaggiare una battaglia quotidiana, è bene lasciare che si godano qualche altro minuto di sonno o dormiveglia.

“Si, ma faranno tardi!” Basta anticipare di qualche minuto la sveglia!.

Altra osservazione da fare è che dobbiamo dare ai nostri figli una sensazione di simpatia e di comprensione da parte nostra.
Potremo dire per esempio:
“È dura alzarsi questa mattina”
“È bello stare sotto le coperte”

Queste frasi rendono gioioso il risveglio, creano un clima di calore e di intimità.