Ti ricordi dell’articolo Come aiutare nostro figlio a superare le paure?
Bene qui vedremo, come ti dicevo i quesiti da porci per offrire al meglio il nostro aiuto e per smorzare i toni della situazione.
#1
Il mio bambino è perso nelle sue emozioni, mentre sta facendo questa cosa, o ha una sua strategia razionale con la quale vuole ottenere un obiettivo che magari io non condivido?
#2
Di fronte al mio bambino, riesco a tenere il controllo, facendo in modo che la situazione evolva in base a quanto ritengo razionalmente giusto, oppure lascio che sia il piano del bambino a decidere come andrà a finire?
Perché sono partita proprio da queste due domande? Beh perchè saper rispondere in modo concreto significa restituire al bambino la percezione chiara che l’adulto al suo fianco è una guida affidabile e attendibile.
Lo so che nel tuo piccolo sai sostenerlo e soccorrerlo quando si trova in difficoltà, quando la tempesta lo travolge, ma è importante anche mettere un limite quando lui prova a spingerci a fare quello che vuole.
Non mi stancherò mai che il lavoro di un genitore è sempre più difficile e altrettanto difficile lo è per noi educatori.
Ricorda sempre che per un bambino, sentire che la bussola degli eventi, chi stabilisce i punti cardinali del suo percorso e decide la direzione, facilitando i suoi bisogni e conciliando in modo equilibrato aspetti esplorativi con istanze protettive, è la mente dell’adulto significa sentirsi realmente protetto.
Partendo quindi da queste due domande su problematiche comportamentali potrai magari trovare la tua via, quella che magari ti porta alla luce! Ovviamente qui non ci sono pretese di nessun tipo.
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